Le immersioni a Filicudi


Profondità max 42mt

medio/impegnativo
Immersioni a filicudi

Archeosub di Capo Graziano

L'affascinante percorso archeologico subacqueo si svolge a poche centinaia di metri dalla punta di Capo Graziano in prossimità di Filicudi Porto. Il punto di immersione viene identificato come la Secca di Capo Graziano, sito di grande importanza per l'archeologia subacquea mondiale a causa dei numerosi naufragi che si sono susseguiti in epoche antiche e moderne.

La secca di Capo Graziano è un monolito roccioso che si erge dalle profondità e termina con una serie di denti acuminati a soli tre metri dalla superficie. L'immersione ha inizio dal cappello della secca ed il percorso si sviluppa seguendo una cima guida che conduce fino alla profondità massima consentita di trenta metri. Già lungo il percorso è possibile osservare ciò che rimane di vecchi naufragi con cocci di anfore sparsi e ancore.

Giunti alla profondità di trenta metri sul fondale sottostante e sabbioso si osserva poi ciò che rimane del carico di anfore appartenete al relitto A- Roghi , per poi iniziare la risalita ed osservare altre vestigia e manufatti del passato di assoluto interesse.

Da sottolineare che per chi interessato ad approfondire gli eventi che si sono succeduti in epoca antica, a Filicudi è operativa una sede distaccata del Museo Archeologico Eoliano di Lipari, dove tra le teche e le sale interne sono presenti altri numerosi ritrovamenti subacquei avvenuti sempre lungo la Secca di Capo Graziano.

Oltre che per l'interesse storico/culturale la Secca di Capo Graziano merita essere visitata anche per un alto valore naturalistico. Essendo infatti da decenni vietata l'immersione e la pesca l'habitat sottomarino è ricco e rigoglioso, trasformato dai vigenti divieti in una sorta di zona sottoposta alla più stretta tutela e sorveglianza. E' una esperienza da non perdere!

Attualmente l'immersione è ammessa solo se guidata ed organizzata tramite diving autorizzato, ed i sub che vogliono parteciparvi devono aver conseguito una certificazione che li abiliti a scendere fino a trenta metri di profondità.


Profondità max 42mt

impegnativo
Immersioni a filicudi

Secca dei Sei metri

Il cappello misura non più di un paio di metri quadrati di superficie, ed i suoi fianchi sono talmente verticali da far apparire la sommità del torrione come una piccola macchia color smeraldo in una infinita distesa turchese. Una volta iniziata l'immersione è affascinante lasciarsi cadere librando lungo la parete, che verticale come un filo di piombo, si interrompe solo raggiungendo la base della secca. E' una sensazione piacevole, pare veramente di volare.

Il fondale che circonda la Secca dei Sei metri è ricco di numerosi massi, area ideale per scovare murene e aragoste, occorre prestare però interesse agli scogli isolati che si trovano poco lontano la secca, i quali a livello di ambiente marino offrono molto più che le rocce del monolito. Su questi scogli, in verità più vasti che alti infatti si trovano belle colonie di gorgonie rosse, qualche spirografo e di certo i ricci melone. Pure spugne del genere Axinella fanno notare col giallo brillante la loro presenza.

La risalita poi può essere totalmente destinata ad esplorare le numerose fenditure che adornano la corteccia esterna della secca, dove è consuetudine trovarvi murene, anche più di una nella stessa tana, di sicuro qualche cernia in via di sviluppo o grossi scorfani.

Naturalmente oltre a tutto quello che si può scovare, la Secca dei Sei è anche l'habitat ideale di Galathee o Stenopus. Non è da escludere anche l'incontro con qualche luccicante ciprea. Come di consueto per la posizione e la morfologia della secca, questa rappresenta un forte polo di attrazione per i grandi pesci di passo, che spesso si tuffano a fauci spalancate dentro i branchi di piccole prede che danzano frenetiche a ridosso delle pareti.


Profondità max 45mt

medio/impegnativo
Immersioni a filicudi

Grotta dei Gamberi

Località in prossimità di Capo Graziano. Punto di immersione rappresentato da una piccola ma graziosa ansa che si trova lungo costa, distante poche decine di metri dall'indicazione riportata ben visibile sulla parete che informa dell'inizio dell'area vietata.

Inizialmente il percorso subacqueo deve puntare verso il mare aperto lasciandosi alle spalle la costa ed un bassofondo costituito inizialmente da sassi e posidonia, e successivamente solo posidonia. Raggiunta la quota di una quindicina di metri, il pianoro lascia il posto alla cigliata che si apre sulla parete, scendendo verticalmente per una ventina di metri verso il fondo sabbioso.

Essa è molto ricca di vita e sovente lungo il cammino si incontrano spezzoni di lenza abbandonati su cui si sono instaurate ricche colonie di claveline, che rendono i fili di nylon simili a festoni natalizi. Appena la parete piega secca sulla destra occorre seguirla perché essa conduce direttamente alla meta dell'immersione: ovvero la Grotta dei Gamberi.

La quota a cui si trova l'ingresso è compresa tra i 33 ed i 39 metri, l'antro è simile ad una "V" rovesciata, ed il cunicolo penetra all'interno della costa per alcune decine di metri con un percorso tortuoso, buio e molto impegnativo. Per apprezzare la bellezza della Grotta dei Gamberi non occorre addentrarsi molto, anzi ad essere sinceri è sufficiente giungere fin dove l'illuminazione diventa penombra in quanto questo è il tratto maggiormente ricco di vita. La quantità di gamberi che vi vive è davvero straordinaria.